Negli ultimi anni, il ritorno dei cibi integrali ha portato alla conoscenza del benessere che questi apportano, avendo benefici e vantaggi sulla nostra dieta, la prevenzione di disturbi di metabolismo e molto altro. Ma quanto sono effettivamente efficaci questi cereali e quanto rispetto ai cibi raffinati?
Per capire questa differenza, è opportuno descrivere la differenza tra cereale integrale e cereale raffinato.
Il singolo chicco è formato di tre diverse parti:
la crusca: l’involucro esterno, ricco di fibre;
il germe: interno, contiene lipidi, minerali e vitamine;
endosperma: contiene la parte più ricca di carboidrati.
I cibi integrali derivano dalla lavorazione e la macinazione di chicchi completi, mentre i cibi raffinati derivano dalla lavorazione del solo endosperma del chicco. Questo porta ad una logica conseguenza: con i cibi raffinati ingeriamo solamente la parte di carboidrati del chicco, e in misura quasi inesistente tutte le fibre, i minerali e le vitamine.
Per questo motivo, quando si parla di apporto benefico di un cibo, i cereali integrali hanno la meglio sui cibi raffinati, avendo più proteine e vitamine al suo interno.
Chiaramente, la differenza non è netta e i cibi integrali non hanno l’esclusività come salute, e tantomeno i cibi raffinati sono da eliminare.
PRO E CONTRO DI CIBI INTEGRALI E CIBI RAFFINATI
I sostenitori dei cibi raffinati riferiscono che la lavorazione della sola parte interna del chicco risulti migliore, essendo una parte esterna vittima di prodotti come pesticidi, antiossidanti e altri prodotti nocivi alla salute.
Oltre alla principale differenza di lavorazione, i cibi raffinati si distinguono dagli integrali per consistenza e sapore. Mentre i primi hanno una consistenza più friabile, morbida e un sapore leggermente più dolce, i cibi integrali hanno una consistenza più granulosa, e il sapore è leggermente diverso. Il gusto del cibo integrale può considerarsi peggiore del tradizionale raffinato.
Le aziende alimentari cercano di coprire il “sapore poco appetibile” aggiungendo elementi assolutamente non salutari. Inutile quindi introdurre un cibo integrale perche “salutare” se poi il resto degli ingredienti ne elimina tutti i benefici.
Nel dettaglio, comunque, i benefici dei cibi integrali sono notevoli:
- Prevenzione dei disturbi cardiaci: La presenza di cibi integrali in 3 o più porzioni al giorno, abbinati ad una dieta povera di grassi porta all’abbassamento di rischio di eventi cardiovascolari. Il rischio può abbassarsi circa del 20%-30%.
- Aumenta il senso di sazietà: con i cibi non raffinati, il senso di sazietà sarà maggiore e sarà facilitato anche la digestione degli alimenti.
- Hanno un basso indice glicemico: Grazie all’alto contenuto in fibra, sono utili a mantenere il peso corporeo, rilasciano più lentamente gli zuccheri nel sangue.
Da tenere presente, comunque, tutte queste semplici regole che sono le regole base dell’alimentazione:
– non avere una sola scelta: alternare sempre diversi tipi di grani, per favorire gli effetti benefici che ciascuna proteina assunta nel nostro corpo
– controllare le etichette: un alimento non è sano solo perché integrale. Le informazioni nutrizionali che vedi in ogni etichetta di un prodotto servono per capire se quell’alimento è effettivamente salutare
– consultare un medico o un nutrizionista in caso di allergie o intolleranza: se soffri di particolari intolleranze o allergie, potrebbero non bastare dei piccoli accorgimenti. Consulta il tuo medico o uno specialista se pensi di avere qualche intolleranza o per saperne di più sui cibi che assumi.